I contribuenti che non sono riusciti per vari motivi a trasmettere il modello 730 entro il 23 luglio 2019, avranno comunque la possibilità di mettersi in regola presentando il modello Redditi PF 2019. Con il Decreto Crescita, la data di scadenza del 30 settembre per la presentazione del modello Redditi è stata procrastinata al 30 novembre, che essendo un sabato slitta direttamente al 2 dicembre (primo giorno utile non festivo).

Per chi non rispetterà la scadenza, potrà ricorrere all’istituto del  ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione  tardiva, nei 90 giorni successivi al 2 dicembre, pagando la sanzione ridotta, prevista per tale adempimento.

Per quanto riguarda, invece, il versamento dell’imposta questo dovrà avvenire tramite modello F24, e per coloro effettueranno il pagamento  successivamente al  del 31 luglio dovranno regolarizzare la propria posizione sempre con il ravvedimento operoso, cioe pagando l’imposta dovuta con gli interessi (calcolati al tasso legale annuo dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente eseguito) a cui si dovrà aggiungere la sanzione ridotta che varia a seconda del momento in cui viene effettuato il versamento.

Il modello Redditi può essere utilizzato anche per sanare eventuali imprecisioni presenti nel modello 730.

Attraverso tale modello, il contribuente potrà correggere, eventuali omissioni che producono una maggiore imposta dovuta, come ad esempio, l’aggiunta di un reddito da fabbricati, oppure esporre nuove spese mediche, che determinano un maggior credito, che potrà essere rimborsato con il 730 del prossimo anno.

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