Reddito di cittadinanza, esenzione tasse universitarie, patrocinio gratuito, bonus bollette luce, acqua e gas, e poi ancora reddito di inclusione, assegno di maternità, bonus bebè e sussidi alle famiglie.
Numerose agevolazioni, sconti e prestazioni sono previsti nel 2018 e 2019 per i nuclei familiari con Isee e reddito basso 2019.
Vediamo un po’ più in dettaglio quali tipologie di agevolazioni sono previste, a chi spettano e come
Isee e reddito basso 2019: bonus bebè
Il decreto fiscale ha prorogato anche per il 2019 il bonus bebè, il contributo erogato dall’INPS per ogni figlio nato dal 1° gennaio al 31 dicembre (la misura si applica anche in caso di adozione). Il trattamento pari a 960 euro annui (1.152 euro per i figli successivi al primo) spetta fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione. Il sussidio, versato in 12 rate mensili, è rivolto alle famiglie con Isee fino a 25 mila euro e raddoppia (1.920 euro) per quelle che non superano i 7 mila.
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Isee e reddito basso 2019: gli altri sussidi
Per chi ha un Isee basso sono previste ulteriori agevolazioni, tra cui:
- Conto corrente base gratuito (per chi ha un Isee fino a 11.600 euro o pensione non superiore a 18 mila euro);
- Chi non riesce a pagare l’affitto può accedere al Fondo per la morosità incolpevole gestito a livello regionale (spetta a chi ha un Isee non superiore a 26 mila euro);
- Esenzione dal pagamento delle tasse scolastiche per chi ha un Isee inferiore ad euro 15.748,79 (per l’anno scolastico 2018/19), buoni per l’acquisto dei libri scolastici (nel rispetto dei requisiti fissati da ciascun comune o regione), esenzione dal pagamento delle tasse universitarie per chi ha un ISEE inferiore a 13 mila euro (tra i 13 e i 30 mila euro invece quote ridotte);
- Dentista sociale, tariffe ridotte per chi ha un Isee pari o inferiore a 8 mila euro;
- Esenzione del ticket sanitario per determinate categorie di soggetti, ad esempio pazienti di età inferiore a 6 anni o over 65, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito annuo complessivo non superiore a 36.151,98 euro, titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico;
- Gratuito patrocinio nei giudizi civili, amministrativi e penali per chi è titolare di un reddito complessivo, risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi, non superiore ad euro 11.493,82;
- Bonus luce, per chi ha un Isee non superiore a 8.107,50 euro innalzato a 20 mila euro in caso di nuclei con più di 3 figli, il bonus va da un minimo di 125 euro ad un massimo di 184 per le famiglie con oltre 4 componenti;
- Bonus gas, con gli stessi limiti Isee del bonus luce ma importi differenziati in base alla categoria d’uso associata alla fornitura, al numero di componenti il nucleo familiare e alla zona climatica di appartenenza;
- Bonus idrico, che prevede 50 litri di acqua gratis al giorno da moltiplicare per ogni componente del nucleo familiare (requisiti ISEE identici al bonus gas e luce).
Isee e reddito basso 2019: assegno di maternità
A madri e padri lavoratori spetta un assegno di maternità a carico dello Stato corrisposto a mezzo INPS, al ricorrere dei seguenti requisiti:
- Residenza in Italia;
- Per le madri almeno 3 mesi di contributi previdenziali versati a finanziamento della maternità negli ultimi 18 mesi e 9 mesi prima del parto o dell’ingresso del bambino in famiglia in caso di adozione;
- Madri disoccupate, in mobilità, cassa integrazione, licenziate o iscritte alla gestione separata con requisiti differenti a seconda della situazione soggettiva.
Il padre lavoratore può beneficiare dell’assegno in sostituzione della madre (e alle medesime condizioni) in caso di abbandono da parte della stessa o affidamento esclusivo.
Il contributo, spettante in caso di Isee pari o inferiore a 17.141,15 euro, è pari ad euro 1.713,10 all’anno (dev’essere ancora comunicato l’importo per il 2019. Per ottenerlo è necessario inoltrare apposita domanda all’INPS.
L’assegno di maternità dei Comuni è un contributo a carico dell’amministrazione comunale di residenza, erogato per il tramite dell’INPS. Possono accedervi le madri:
- Cittadine italiane, comunitarie o in possesso di regolare titolo di soggiorno se extracomunitarie;
- Disoccupate, casalinghe o che non hanno beneficiato di alcuna forma di tutela economica della maternità dall’INPS o dal datore di lavoro (o hanno ricevuto prestazioni inferiori al valore dell’assegno pari a euro 1.713,00 per il 2018);
- Valore Isee pari o inferiore a 17.141,45 euro;
- Il figlio se non è nato in Italia o non è comunitario, dev’essere in possesso del permesso di soggiorno o essere iscritto sul permesso di soggiorno di uno dei genitori.
Il contributo è pari nel 2018 (per il 2019 dev’essere ancora comunicato) ad euro 1.713,10. Per ottenerlo è necessario inoltrare domanda al Comune di residenza tramite i CAF ad esso convenzionati, entro 6 mesi dalla data del parto, dell’adozione o dell’affidamento pre-adottivo.